Scrivere un libro vincendo la sindrome dell’impostore. La mia esperienza

Scrivere un libro vincendo la sindrome dell’impostore. La mia esperienza

La genesi di “AI per HR. Come L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando le Risorse Umane e il futuro del lavoro” affonda le sue radici in una conversazione casuale con Alberto Giusti, che ha trasformato la mia esperienza in un progetto concreto.
E’ maggio 2024 e io e Giusti (in questo articolo racconto come l’ho conosciuto) ci incontriamo in persona per la prima volta alla prima serata BAC Treviso che avevo contribuito ad organizzare presso la libreria Lovat di Treviso. Parlando gli racconto della mia passione per l’Artificial Intelligence nata lavorando come Brand Manager in un’azienda di consulenza gestionale e di come avessi maturato la voglia di fare gavetta in Silicon Valley con l’idea di aprire una mia startup disruptive per avvicinare i giovani alla lettura attraverso un’esperienza immersiva.
E lui mi suggerisce di scrivere un libro su questa mia esperienza di intelligenza artificiale applicata alle risorse umane perché percepisce l’esigenza di colmare un vuoto informativo e pratico in un settore in rapida evoluzione.

Nel weekend faccio mente locale e butto giù i capisaldi del libro. Ne esce un indice lunghissimo che va dai fondamenti tecnici (i miei studi presso Google, IBM, Microsoft e MIT); alle startup conosciute grazie a BAC che stanno digitalizzando e integrando i processi HR; la mia esperienza quinquennale nell’Employer Branding (che mutua dal marketing prompt e tool); tutte le nuove professioni che si affacciano nello sviluppare AI; infine gli aggiornamenti normativi europei; e, non ultimo, le riflessioni filosofiche ed etiche attorno all’adozione di questa tecnologia. Faccio mente locale sulle numerose persone che , intervistate, potrebbero apportare ulteriori spunti di riflessione.
Insomma ho già tantissimo materiale eppure fatico a legittimarmi.

Però noto anche che Azzurra Rinaldi (che interverrà anche nel mio libro parlando di AI e parità di genere) nei suoi più recenti libri spiega che la sindrome dell’impostora è tipica delle donne e dice anche il perché: non siamo abituate a valorizzarci e a occupare il posto che ci spetta nel mondo. Poi leggo Paolo Nori e lui confessa di soffrirne: ogni volta che presenta un libro, dice, si paralizza immaginando che in sala ci sia qualcuno che ne sa più di lui e ad alta voce lo sbugiarda!

Così ne parlo con ChatGPT e lui mi tranquillizza. Mi suggerisce di scrivere il saggio come personal essay.  Il mio CV, la mia esperienza di lavoro e formazione continua all’insegna del design thinking saranno il gancio di apertura del libro. Una ritrovata forma mentis che mi legittima ad espormi, rendermi vulnerabile sì ma per perseguire la missione che da sempre, in qualità di multipotenziale e comunicatrice, mi vede ponte tra mondi diversi: i nerd e gli umanisti, gli accademici e le imprese…

Propongo ad Alberto di scrivere “AI per HR” al femminile sovraesteso. Me lo concede. Ci vede un senso:  è un modo per dare voce a una prospettiva spesso sottorappresentata nel mondo della tecnologia e del business. L’editore in principio non approverà ma gli spiegherò l’importanza di trasmettere un approccio inclusivo e diversificato nell’affrontare le sfide legate all’intelligenza artificiale. Accetterà.

Faccio un respiro e comincio a digitare. La voglia di scrivere un libro c’era da sempre. Magari un romanzo. Alla fine produrrò un saggio, che forse è anche più impegnativo, mi dice l’editore. Per fortuna farlo al tempo dell’intelligenza artificiale mi avvantaggia e la uso in diversi modi: per fare ricerca, per delineare definizioni,  trascrivere interviste, per misurare l’originalità delle idee che propongo, per supportare con dati e ricerche la tesi del libro… E’ etico? In America ora apporranno un bollo sui libri scritti da umani. Io arrivo alla conclusione che quello che conta è la consistenza della visione d’insieme del libro e il messaggio che si vuole dare. “AI per HR” si concentra sull’importanza di comprendere l’intelligenza artificiale, non solo per le sue capacità, ma anche per i suoi limiti. Capire in cosa le persone eccellono rispetto alle macchine è fondamentale per definire il futuro del lavoro.

Nel libro, esploriamo come il mondo delle risorse umane stia cambiando, con un focus particolare sul ruolo dell’HR in azienda. L’evoluzione delle tecnologie offre opportunità straordinarie per innovare i processi, e con Alberto Giusti abbiamo identificato,  evitando l’AI washing, startup davvero innovative che stanno facendo la differenza.

Infine riassumiamo le novità normative europee e il libro si conclude con una riflessione sul futuro del lavoro, immaginando scenari in cui tecnologia e umanità collaborano per creare ambienti di lavoro più equi e sostenibili.

Tempi. Quando si scrive di tecnologia, come quando si lancia una startup, il timing è importantissimo. Di solito per pubblicare un libro ci vuole un anno (come spiegato bene nel libro de Il Post). Noi lo abbiamo ipotizzato a maggio ’24, iniziato a giugno ’25 e consegnato a settembre. Corretto e aggiornato a dicembre è andato in stampa a febbraio ’25 ed era già in prevendita a marzo.  Nel frattempo sul fronte tecnologico sono cambiate alcune cose, non molte. La più importante è che è uscito DeepSeek: l’intelligenza artificiale cinese allenata con un ventesimo delle risorse! A parte questo credo che il libro ponga buone basi per approcciarsi anche da non tecnici e resterà utile per molto tempo.

L’ok si stampi ovviamente lo abbiamo dato solo dopo che l’AI e alcuni fidati tecnici l’hanno letto, corretto e approvato!

In questi giorni che stiamo organizzando la promozione e le persone lo stanno leggendo e mi riportano feedback positivi (anche non essendo HR!) mi rendo conto che ha ragione Paolo Nori quando, sempre in relazione al suo non dichiararsi scrittore nonostante i 47 e più volumi all’attivo, cita Anna Achmatova che guardando le persone serene in tram dice “Beati loro che non hanno un libro in uscita”.

Il libro è edito da Brè Edizioni, Gruppo Santelli, ed è disponibile online in tute le librerie e, acquistandolo, si ha diritto a una consulenza gratuita prenotabile qui