Yoga in gravidanza: cinque cose che ho imparato

Yoga in gravidanza: cinque cose che ho imparato

Mai fatto yoga o meditazione in vita mia. La mia vita è sempre stata come quella di molte di voi: soprattutto frenesia, lavoro, stress, sport senza quasi mai staccare se non per qualche serata di divertimento con le amiche. Poi un giorno scopro di essere incinta e quelle stesse amiche mi dicono: “Wow, puoi andare al corso di yoga”.

 

In effetti frequentare il corso di yoga pre-parto è stato un toccasana, non solo per il corpo ma anche per la mente e l’anima.  Mi rammarico solo di esserci andata a gravidanza ormai avanzata (circa 6 mesi). Scrivo questo articolo così magari anche voi prenderete in considerazione l’idea di fare yoga in gravidanza fin da subito.

Un giorno scopri di essere incintae, per la maggior parte delle donne, è difficile staccare dallo stress del quotidiano e dedicarsi a meditare, ad ascoltare il proprio corpo e a percepire la presenza della creatura che cresce al di là dello sfarfallio o dei calcetti; figuriamoci instaurare un rapporto con questo esserino!

Invece lo yoga, mi ha insegnato a mette in comunicazione la mamma con la sua creatura.

Durante il corso quella creatura non solo l’ho sentita ma l’ho visualizzata e le ho mandato amore sotto forma di colore e suoni. Le ho cantato la sua prima ninna nanna a suon di arpa commuovendomi fino al profondo… il tutto con una decina di ore di lavoro freelance che ancora gravavano sulle spalle!

La mia maestra da quasi trent’anni si dedica alle neomamma. Nel corso della sua stessa formazione ha girato il mondo, è entrata a contatto con culture diverse e lavorato addirittura con F. Leboyer, I. Charkovsky, i padri e promotori del parto naturale e consapevole.

Tutta l’attività è volta a preparare le mamme al parto e non solo, ho scoperto poi che di fatto affianca le donne in questo delicato momento.

Ecco in breve le cinque cose più importanti che ho imparato ai suoi corsi:

  1. Attraverso la respirazione possiamo intervenire sull’andamento del parto e alleviare il dolore delle contrazioni. Avete mai notato che la bocca e la vagina si assomigliano? Le due parti del corpo sono collegate. Così fare i vocalizzi diventa importante per rilassare la muscolatura del pavimento pelvico. Inoltre durante il corso si prende coscienza dell’effetto che il canto di ogni vocale ha sul nostro corpo: la “I” è un canale diretto con la vagina, la “O” è di grande apertura, …
  2. La meditazione e le visualizzazioni ci aiutano a entrare in relazione con la nostra creatura, a mandarle amore, e a diventare forti in previsione del parto. Durante le visualizzazioni riprendiamo contatto con la parte più ancestrale di noi e diventiamo leonesse! (era così che mi sentivo io, un po’ gatta che cerca la privacy per fare da sé, e un po’ leonessa che fiera affronta ogni situazione).
  3. E’ importante prendersi cura del pavimento pelvico per arrivare idratate, elastiche e toniche al parto e così ridurre il rischio di lacerazioni (e conseguenti punti di sutura). Ci sono tutta una serie di esercizi di respirazione e massaggi che è bene fare in particolare nelle ultime settimane di gravidanza.
  4. Il vostro compagno e i nonni possono esservi di grande aiuto e, a loro volta, possono instaurare un rapporto privilegiato con il nascituro prendendosi cura di voi e poi ancora grazie alla musica e ai massaggi. I bimbi adorano avere le vostre attenzioni soprattutto attraverso il contatto, ma c’è un modo giusto per dare vita a un momento magico, un rituale di massaggi e coccole.
  5. E’ importante prepararsi al post-parto perché quando arriverà il piccolo dovremo essere pronte ad allattare o affrontare le coliche e non ci sarà tempo per ulteriori corsi. Ecco che il corso di yoga è l’occasione per spingersi oltre la nascita e affrontare gli esercizi pelvici post-parto, l’allattamento e il portare (per questi moduli specifici l’associazione culturale coinvolge persone esperte di riferimento).

 

Mi piacerebbe ci fosse un corso come quello che ho frequentato io in ogni città, ma sono sicura che a ben cercare ci sono numerose maestre ben preparate. Quello che conta è che voi stesse riconosciate di aver bisogno alla giusta calma; la vostra creatura ha diritto alle vostre attenzioni e tra voi deve fluire tanto amore, amore che passa anche attraverso i gesti.