14 Dic Due Liste indispensabili: per l’ospedale e per il ritorno a casa
L’ospedale che avete scelto per il parto vi fornirà sicuramente una lista di cose da portare. Anche ai corsi delle ULSS danno indicazioni utilissime su cosa è utile avere. Per carità, state lontane dalle liste “preparare la borsa a 7 mesi” (se non anche prima) che danno nei negozi perché vi fanno spender l’impossibile per niente.
Integro la lista che già vi darà ostetricia solo con poche cose da pochi soldini che le altre amiche neomamme mi hanno indicato e si sono effettivamente rivelate essere molto utili dopo la loro prima recente esperienza:
Cosa portare in ospedale
- anche se non l’ho mai usata in vita mia la camicia da notte è risultata essere molto pratica perché in ospedale fa molto caldo e dormire con i pantaloni era soffocante. Allo stesso tempo metterli ogni volta che ci si alza è una perdita di tempo prezioso (a me causa complicazioni post parto avevano messo il catetaere quindi mi sarebbe stato impossibile). La camicia da notte con i bottoni sul davanti agevola di molto l’allattamento. La mia l’ho acquistata sul sito OVS mi è costata pochissimo, anzi col senno di poi consiglio di portarne due, una per il parto e una per i giorni successivi;
- vestaglia per essere sempre sicure di girare pulite per i corridoi. Ecco qui avevo osato un capo Oysho carino che poi ho tenuto e continuato ad utilizzare a casa;
- mutande di rete post parto (orrende ma di fatto le più adeguate a gestire gli enormi assorbenti post-parto, le trovate anche su Amazon);
- pannocarta (dovendo lavarsi ogni volta che si va in bagno è ideale che sia usa e getta; e questo è molto più resistente della carta; inoltre vi permetterà di igienizzare il bagno o pulirvi dal rigurgito del piccolo)
- lucina led con clip (che vi permetterà di vedere se il cucciolo si è attaccato bene al seno anche di notte senza svegliare tutti)
- caramelle per rinfrescare la gola (io avevo sempre attacchi di tosse che finivano per svegliare la bimba)
- tanta acqua ma anche cioccolata, frutta secca, succhi di frutta per essere ben idratata e aiutare l’allattamento e avere un botto di energia subito in ogni momento mantenendosi leggere
- cuscino da allattamento di buona qualità, sfoderabile
- app Diario del Bebè per cronometrare le poppate (segnarvi seno destro o sinistro) e i pannolini di pipì o pupù.
Cosa preparare a casa
Angolo igiene dove cambiare il piccolo
Il bagno con un fasciatoio attorno al quale c’è tutto quello che serve per il bimbo. Deve essere letteralmente a portata di mano. Fate la prova: immaginate di mettere la mano sinistra (se siete destroidi) sulla pancia del bimbo -per ora solo immaginario- steso davanti a voi, ora con la destra provate ad afferrare:
- stufetta per scaldare un po’ di più la stanza se è inverno
- cotone e detergente senza risciacquo (io li preferisco alle salviettine umidificate)
- cestino specifico per i pannolini sporchi (io stavo in appartamento al primo piano senza terrazzo così ho usato il Tomee Tippee che ha sacchetti igienici che ammazzano il 99% dei batteri e fanno da barriera agli odori)
- asciugamanino per sciacquarlo sotto il rubinetto (dove ci sarà il sapone liquido per bimbi)
- garza sterile e acqua ossigenata per l’ombelico
- sondino per le colichette
- pasta all’olio per il rossore del sederino
- pannolini puliti
- fisiologica per i lavaggi al nasino se il cucciolo respira male (in farmacia vi proporranno subito solo le monodose che sono 10 volte più costose della bottiglia in vetro che in ospedale usano con la siringa -ovviamente senza ago)
- body e vestitini (come primi body io ho usato lana/seta -che sono termoregolatori cioè regolano la temperatura e se anche il bimbo suda non resta mai bagnato- incrociati o a kimono perché si allacciano sul davanti; ho poi scoperto che comunque anche quelli già chiusi in realtà hanno quella forma particolare sul collo perché così si allargano moltissimo e si possono infilare dalle gambine e non per forza dalla testa che nei primi mesi tende a oscillare molto) manica lunga e manica corta secondo me anche in estate (per ora ho avuto solo una figlia in inverno ma se mi ricapita un figlio in estate ci provo perché ho visto i benefici di chi al posto dei pannolini le mutande lavabili in lana o il vello di pecora sul passeggino per asciugare il sudore).
Io il fasciatoio l’ho allestito comprando solo un materassino impermeabile che ho appoggiato su un tavolino basso (il bagno era in mansarda con tetto spiovente) così mi potevo inginocchiare (ho messo un cuscino morbido a terra per le miei ginocchia). Fatalità la mia piccola da sveglia era particolarmente rilassata solo lì così ci passavo delle ore. La posizione bassa mi permetteva di stare rilassata e godermi la mia piccola senza paura di rovinose cadute. Ruotando di poco la potevo lavare sul bidè. Credo anche che i continui “squat” con il peso in braccio mi abbiano aiutato a rimettermi in forma. Insomma molto pratico!
Angolo/i allattamento
Individuate un paio di posti dove allatterete. Uno sarà sicuramente il letto, quindi comodini riforniti. Se avete predisposto la camera del bimbo tipo nursery con una fantastica sedia a dondolo, oppure potreste ricavare un posto in salotto su divano o poltrona.
Tenete a porta di mano:
- acqua
- cuscino allattamento
- cuscini per posizione comoda
- copertina
- fazzoletti
- asciugamanino per la spalla per il rigurgito (quelli piccoli ikea vanno benissimo)
- telefono con app allattamento (io usavo L’allattamento al seno gratis. Diario del bebè ), app baby monitor (io usavo ipad e telefono come baby monitor con telecamera gratis che, nel raggio di una stessa rete wifi, si accende e ti fa sentire e vedere il bimbo al primo rumore in camera ), app per il rumore bianco o la musica (io mettevo la ninna nanna di Mozart su YouTube o il cd di Toso) e ovviamente foto!
- caricabatteria
- libro
- telecomando (è meglio però per il bimbo che l’ambiente sia tranquillo e silenzioso, inoltre i messaggi della tv spesso non sono positivi e i bimbi sono molto sensibili)
- caramelle o mandorle 🙂
Aspettate per latte artificiale, tiralatte (anche se mi toglievo il latte la mia bimba non ha mai voluto saperne del biberon fino a un anno quando ho iniziato ad assentarmi per ore e a quel punto al nido o la nonna se serviva le davano latte vaccino), e altre cose di cui potreste non aver bisogno affatto.